martedì 7 gennaio 2014

DONNE E SCIENZA: BUONE PRASSI A CONFRONTO

Nonostante molti progressi, il numero di donne che accedono ai livelli più alti di carriera nei settori scientifici resta non proporzionale al numero di donne che avrebbero le caratteristiche adatte. Il network europeo genderSTE promuove uno scambio di conoscenze sulle buone prassi.

Il nuovo programma quadro di ricerca dell'Unione Europea, Horizon 2020, include un articolo specifico per la promozione del mainstreaming di genere (Articolo 15).

Il network europeo genderSTE, attivo gia’ da un anno, sta lavorando attivamente a consolidare una migliore integrazione della dimensione di genere nel campo della scienza e della tecnologia. Ciò significa agevolare le carriere delle donne nella scienza e nella tecnologia promuovendo cambiamenti strutturali nelle istituzioni, ma anche sviluppare e applicare strumenti appropriati per utilizzare le categorie del sesso e del genere nella ricerca scientifica.

Il tema dei cambiamenti strutturali è centrale in uno dei gruppi di lavoro del network genderSTE: la necessita’ di cambiamenti strutturali e’ emersa negli ultimi anni dalla messa in crisi del concetto di neutralita’ delle istituzioni scientifiche. Cio’ ha portato a riconoscere che e’ possibile modificarle in modo da demolire stereotipi e rimuovere barriere, favorendo cosi’ l’inclusione delle donne anche nei livelli apicali, e promuovendo cosi’ la condivisione di opportunità e di responsabilità.

Fra i numerosi partner del network genderSTE, segnaliamo WiSER, Centre for Women in Science & Engineering Research, http://www.tcd.ie/wiser/ che, al Trinity College di Dublino, promuove dal 2006 la partecipazione femminile in contesti scientifici, nelle varie fasi di studio e di carriera. WiSER e’ uno dei tre partner di un progetto europeo, finanziato dal settimo programma quadro di ricerca e sviluppo, che si intitola INTEGER http://www.tcd.ie/wiser/integer/

INTEGER mira a sviluppare “Gender Action Plans - GAPs”, cioe’ piani di azione in materia di genere che facilitino la progressione nella carriera delle ricercatrici scientifiche. Un Gender Action Plan illustra in modo dettagliato quali azioni e attività saranno realizzate in un determinate contesto per promuovere il ruolo delle donne, ad esempio come partecipanti a un progetto o a una rete o nel raggiungere livelli apicali. Fra le azioni che possono essere incluse in un GAP vi sono il collegamento con reti di ricercatrici, il monitoraggio delle attivita’ svolto da persone esperte di questioni di genere, l’organizzazione di eventi quali seminari e conferenze volti a sensibilizzare il pubblico sulla necessita’ di promuove un maggior equilibrio nella presenza di uomini e donne a tutti i livelli di carriera.

Rita Bencivenga
Coordinatrice
Studio Taf s.a.s.

Postato da Marco Grappeggia

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